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Burraco Brescia

La figura dell’arbitro

By 26 Novembre 2022No Comments

In tutte le discipline sportive la figura dell’Arbitro è divenuta insostituibile e determinante, per l’importanza che hanno assunto le specifiche mansioni che esso esplica. Infatti, l’Arbitro è lo strumento determinante per il regolare svolgimento di una qualsiasi pratica sportiva ed agonistica a qualsiasi livello.

L’Arbitro raffigura il giudice della situazione, è il garante assoluto delle leggi sportive e, col suo operato, contribuisce a determinare e dare stabilità e credibilità all’attività sportiva in genere.
Specificatamente, nel gioco del Burraco, la funzione di un arbitro è molto più difficile da svolgere rispetto ad altre attività sportive che prevedono la sua presenza diretta nella gara (calcio, golf, scherma, ecc.). In questo gioco egli non è mai presente ai fatti che succedono al tavolo da gioco e, per prendere le sue decisioni, prima deve procedere alla loro ricostruzione a posteriori, poi deve pronunciarsi immediatamente non appena gli viene proposto il problema, non può usufruire di tempi di studio, di riflessione, di ricerca che sono generalmente concessi ai suoi colleghi di altre discipline.
L’arbitro deve possedere una conoscenza completa della materia e degli strumenti operativi con i quali intervenire (il Codice di Gara); è indispensabile che acquisisca una giusta mentalità professionale unitamente ad una specifica capacita comportamentale.
Potrebbe sembrare facile essere arbitro: l’aver organizzato qualche torneo, aver effettuato i relativi conteggi, magari essere intervenuto a dirimere qualche piccola questione al tavolo, non è essere arbitro; ma soltanto il primo passo per divenirlo. E per questo ci penserà la Federazione a dargli le opportunità necessarie, gli incentivi adatti a diventare un perfetto professionista nel campo.


Analizziamo ora la vera figura dell’arbitro nell’ottica di ciò che la Federazione si prefigge di ottenere dai suoi collaboratori nella specifica categoria.
L’arbitro deve essere sempre sé stesso; la scontata conoscenza del Codice di Gara e la bravura tecnica devono andare di pari passo con l’educazione, la cortesia la pazienza.
Deve intervenire senza arroganza, senza sufficienza né eccessiva durezza. Quando una soluzione da prendere non è prevista dal Codice di Gara (e ciò è sempre possibile perché il gioco del Burraco è in continua evoluzione) sarà proprio in quella circostanza in cui subentrano l’esperienza, il talento, la ponderazione, il buonsenso, il tatto, l’obiettività, la tecnica, la serenità, l’improvvisazione, il tutto facendo sì che il giocatore al quale si rivolge l’intervento si senta a suo agio, comprenda che è giusto quanto deciso e dia credibilità “all’esperienza” dell’arbitro.
Questi per prima cosa dovrà prendere sempre ed assolutamente una decisione. La dovrà spiegare al giocatore, citando o semplicemente riassumendo l’articolo del Codice di Gara che è stato applicato e ricordando che è possibile proporre reclamo alla giuria.
L’arbitro, di qualsiasi livello, dovrà sempre ammettere (nel caso in cui accadesse) di aver sbagliato e provvedere di conseguenza a risarcire chi ne ha diritto.

Durante il gioco la sua presenza si deve sentire ma non vedere. E’ di grave disturbo infatti la presenza fisica dell’Arbitro al tavolo, ma sanno che lo potranno trovare pronto in qualsiasi momento.

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